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Uno spettacolo senza precedenti quello esploso nel numero trenta della seri Gantz. Hiroya Oku esagera del tutto e tra svariate scene che fuggono dalla fantascienza per finire nell’horror, si abbandona in una critica spietata alla società moderna. Gli esseri umani sono nelle mani degli alieni giganti e non è affatto felice la loro condizione. Vengono trattati, infatti, come animali in tutto e per tutto. C’è chi tortura questi piccoli esseri insignificanti, sfogando la propria inciviltà, c’è chi usa la carne di uomo per saziare i propri animali domestici, ci sono gli zoo e c’è anche chi finisce per affezionarsi. Questo è il vero orrore e non ci accorgiamo che nella vita reale queste scene quotidianamente si ripetono, senza tregua alcuna e senza rispetto, talvolta, per gli esseri ritenuti inferiori, coda di una catena alimentare che finisce per essere una atroce condanna a morte. Dietro tutto questo aspetto svanisce il valore della trama, della grande fuga dei protagonisti che tentano il tutto e per tutto per conquistare la libertà. Lacrime di disperazione e sangue innocente bagnano il sentiero percorso da Kei nel cuore del mondo alieno per salvare la sua donna. Tutto è perfettamente illustrato dal solito Hiroya Oku che è l’androide dei mangaka, un mago assoluto nel ricreare ambientazioni fantascientifiche che vivono di dinamicità. Scheda: GANTZ 30, Disponibile dal 19/01/2012prezzo: € 5.90. All’Interno: La situazione sul pianeta Terra sembra sempre più disperata. L’invasione aliena continua infatti senza concedere tregue. Apparentemente, niente o nessuno è in grado di fermare i giganteschi nemici della razza umana. E non va certo meglio alla povera Tae: come tanti altri esseri umani, è stata catturata e condotta nella nave aliena. Riuscirà Kei a raggiungerla e a salvarla?
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